I Musicisti

Luca “LU” - Chitarre

Stefano “GATTO” - Basso

Gianluca “BONZO” - Percussioni

FGT Project

Il mistero di Franchi Giorgetti Talamo

Appare un mistero, o una bizzarria del fato, come abbia potuto rimanere praticamente clandestino il bellissimo 33 giri del 1972 di Franchi Giorgetti Talamo “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d’amore”.

Sono certamente numerosi i dischi “dimenticati” nel panorama della musica italiana d’autore. Ma questo di FGT è unico. Almeno così è per noi, e per qualche altra comunità in giro per l’Italia, che abbiamo avuto la fortuna di incrociarlo lungo la strada. E di averlo ascoltato, suonato, intonato per tutti questi 35 anni tanto che se, dopo una breve pausa, ti ricapitava tra le mani quella magica copertina o quella consunta cassetta in un attimo ti tornava la tentazione irresistibile di riascoltarlo e di ricantarlo.

A noi accadde la prima volta 35 anni fa: tre musicisti calarono da Varese a Parma e regalarono uno strano disco ad alcuni amici. Da quel momento la nostra può definirsi indubitabilmente una delle inespugnabili roccaforti di Franchi Giorgetti Talamo. Si potrebbero dire tante cose sul disco di FGT. A cominciare dalla copertina, unica anche quella, neorealista e però immaginifica (chi l’ha perduta è sconsolato, chi la possiede difficilmente accetta di privarsene con i suoi peperoncini, la sua terra, le viti e i bulloni, tutti autentici), passando per i testi delle canzoni caldi, impetuosi, sempre contemporanei: l’amore, la diversità, la guerra e la pace, la droga, la fatica del vivere, il lavoro, l’ipocrisia del potere, oggi come allora sembra a volte “...diventato normale saper rifiutare anche l’amore, non averne né voglia né forza né cuore…”. Per arrivare infine agli arrangiamenti alle voci alle melodie e alle musiche, suggestive e mai banali. E si potrebbe raccontare a lungo sull’entusiasmo che ci ha unito, gruppi di amici, fratelli, compagni spesso occasionali di piazze e di cori, le serate con la chitarra in mano, le spiagge d’estate con i molti che si associavano tutti insieme a cantare “Italia o morte si urlava forte…”, le piazze duomo che via via si riempivano. Finchè un giorno ci siamo detti: “ …come potremmo fermarci ora, come potranno non capire….”

E così una rinnovata passione ha contagiato anche gli amici, musicisti e non, che ci hanno accompagnato in questa breve ma palpitante avventura. Il nostro CD, nell’inevitabile scelta, non può che essere un semplice omaggio e un ringraziamento. Un grazie a tutti per questi ultimi mesi e un grazie particolare a Franchi, Giorgetti e Talamo per questi ultimi 35 anni.

Francesco Trombi